W l’Italia antifascista

L’accademia di belle arti di Catania organizza per il 25 aprile 2025 un evento tra grafica e musica.
La mostra di grafica raccoglie manifesti progettati dalle studentesse e dagli studenti del biennio specialistico in Design per l’editoria, dalle dottorande del Dottorato di ricerca in Design della comunicazione visiva e utilità pubblica, dalle cultrici e dai cultori della materia e dalle professoresse e dai professori di Progettazione grafica e Design della comunicazione.
Per il programma completo visita il sito dell’Accademia ↗
La musica sarà a cura del Gruppo di Ricerca Musicale Isolapunta e del Coro Scatenato Helin Bölek che, tra testimonianze e reinterpretazioni in chiave contemporanea, suoneranno alcune tra le canzoni di pace, giustizia e libertà della cultura popolare e della Resistenza italiana, con l’obiettivo di fare conoscere il canto popolare e il canto sociale, soprattutto italiano ma anche di altri popoli nel mondo.
L’ottantesimo anniversario della liberazione dal fascismo in Italia rappresenta un momento di profonda riflessione e celebrazione della lotta per la libertà e la giustizia. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, l’Italia si trovò in una situazione di oppressione e sofferenza, dovuta al regime fascista di Benito Mussolini, che aveva instaurato un clima di paura e repressione. Questo anniversario non è soltanto una commemorazione di eventi passati, ma un’opportunità per ricordare e onorare il sacrificio di coloro che, con grande coraggio, si opposero a un regime totalitario e combatterono per ristabilire i valori della democrazia e della libertà.
La resistenza partigiana, che iniziò a prendere forma già durante gli anni più bui del fascismo, rappresenta uno dei capitoli più luminosi della storia italiana. Formata da donne e uomini di tutte le età e provenienze sociali, la resistenza si contraddistinse per il suo spirito di unità e determinazione. Partigiani, spesso giovani e inesperti, si unirono in gruppi armati e clandestini per combattere contro l’occupazione nazi-fascista. La loro lotta fu caratterizzata da un’azione di guerriglia, ma anche da un forte impegno civile e politico, con la volontà di costruire un’Italia migliore, più giusta e democratica.
L’antifascismo, in tutte le sue forme, fu la ragione di vita di molte donne e molte uomini. Non si trattava solo di opporsi militarmente al regime, ma di promuovere attivamente ideali di libertà, uguaglianza e giustizia sociale. La resistenza abbracciò un ampio spettro di ideologie: comunisti, socialisti, liberali, cristiani, anarchici e molti altri affluirono insieme nella lotta contro il fascismo, sotto la bandiera di un comune ideale di libertà. Le lotte furono dure e spesso brutalmente represse; molti partigiani e civili innocenti persero la vita, sacrificate sull’altare della libertà.
La liberazione dell’Italia nel 1945, segnata dalla fine della guerra e dalla caduta del regime fascista, fu celebrata come il trionfo della libertà. La data del 25 aprile, oggi celebrata come il Giorno della Liberazione, è diventata simbolo di una nuova era per il Paese. Con il ritorno alla democrazia, si avviò un processo di ricostruzione che portò all’elaborazione della Costituzione Italiana, la quale, ratificata nel 1948, sancisce i diritti e i doveri dei cittadini, ponendo le basi per uno Stato aperto e inclusivo.
Oggi, a ottant’anni dalla liberazione, è fondamentale non solo ricordare il passato, ma anche riflettere su come gli ideali di antifascismo e resistenza continuino a essere rilevanti nel mondo contemporaneo. Le sfide democratiche del nostro tempo, dalla disuguaglianza sociale al crescente populismo, richiedono un impegno forte e costante da parte della società civile. La memoria della lotta partigiana deve ispirarci a difendere i valori di libertà, solidarietà e giustizia, tutelando i diritti di tutti e contribuendo alla costruzione di un futuro che non ripeta gli errori del passato.
L’ottantesimo anniversario della liberazione rappresenta, quindi, un’opportunità non solo per commemorare i caduti e i protagonisti della lotta partigiana, ma anche per risvegliare nelle nuove generazioni la consapevolezza dell’importanza della democrazia e dell’impegno civico. In un’epoca segnata da divisioni e conflitti sociali, la riflessione sull’antifascismo e sui sacrifici di coloro che hanno lottato per la libertà deve diventare un monito e un esempio per costruire una società più giusta, equa e coesa. Solo attraverso la memoria e l’impegno attivo possiamo garantire che la storia non si ripeta e che i valori conquistati attraverso il sacrificio di tanti non vengano dimenticati o minacciati. In questo senso, la celebrazione dell’ottantesimo anniversario della liberazione non è solo un atto di commemorazione, ma un appello a rimanere vigili e attivi nel difendere la libertà e la democrazia, ogni giorno.